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Come ascoltare il proprio corpo: 5 modi per connetterti con te stess*

Come ascoltare il proprio corpo

Indice di ciò che troverai

Sei mai stat* consapevole dei messaggi che il tuo corpo ti invia? Ascoltare il proprio corpo è una pratica fondamentale per raggiungere un equilibrio e una connessione profonda con se stess*. È cruciale per il benessere fisico, mentale ed emotivo. Ci consente di comprendere le nostre esigenze, i nostri limiti e i nostri desideri in modo autentico.

Quando siamo in sintonia con il nostro corpo, siamo in grado di prendere decisioni più consapevoli che promuovono il nostro benessere globale.

In questo articolo, ti parlerò di 5 metodi pratici che ho sperimentato sulla mia pelle, che puoi utilizzare sin da subito per entrare in contatto con il tuo corpo. Dalla consapevolezza sensoriale alla meditazione, dal movimento consapevole al prenderci cura dei tuoi bisogni e all’alimentazione intuitiva, ogni metodo offre un’opportunità unica per approfondire la connessione con te stess* e migliorare la qualità della vita imparando a conoscerti meglio.

Prendersi cura di noi stess* non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma anche il modo in cui ci sentiamo dentro di noi. C’è sempre troppo auto-criticismo nei confronti di questo prezioso mezzo che ci permette di vivere e quindi di muoverci liberamente nel mondo. A volte, anzi, molto spesso, non pensiamo a quanto sia importante trattarlo amorevolmente e con rispetto. Più impariamo a prendercene cura e accettarlo per com’è, più riusciremo a capire cosa voglia davvero dire amarsi.

 

Ascoltare il proprio corpo: cos’è l’ascolto

Ascoltare il proprio corpo è un’arte antica che richiede attenzione e consapevolezza. È la pratica di mettersi in sintonia con le sensazioni fisiche, le emozioni e i segnali che il corpo ci invia costantemente. È una forma di consapevolezza che ci permette di connetterci più profondamente con noi stess*, di comprendere i nostri bisogni e di rispondere ad essi in modo adeguato.

Quando ascoltiamo il nostro corpo, ci sintonizziamo con le sensazioni fisiche che emergono. Prestiamo attenzione alle tensioni muscolari, alle sensazioni di calore o di freddo, ai brividi o ai formicolii, alle pulsazioni o alle sensazioni di pesantezza. Inoltre, ascoltare il proprio corpo comprende anche l’attenzione alle emozioni che si manifestano attraverso sensazioni corporee, come la gioia che, come nel mio caso, si presenta come una sensazione di leggerezza nel petto o l’ansia che identifichiamo come un nodo allo stomaco. Questa pratica richiede di essere presenti, senza giudicare o resistere alle sensazioni che emergono.

I benefici di ascoltare il proprio corpo sono molteplici e si estendono su diverse dimensioni del benessere. Prima di tutto, ci permette di sviluppare una connessione più autentica con noi stess*. Attraverso l’ascolto del corpo, possiamo riconoscere i nostri bisogni fisici e emotivi e rispondere ad essi in modo appropriato, favorendo uno stato di equilibrio e benessere.

Inoltre, l’ascolto del corpo ci aiuta a prevenire e gestire lo stress. Spesso, il corpo ci invia segnali di stress sotto forma di tensioni muscolari, mal di testa o sensazioni di affaticamento. Riconoscendo questi segnali, possiamo intervenire tempestivamente e adottare strategie di gestione dello stress come la meditazione, la respirazione consapevole o il movimento rilassante.

Ascoltare i segnali del corpo favorisce anche una migliore gestione delle emozioni. Le emozioni sono spesso accompagnate da sensazioni fisiche che possono essere utilizzate come guida per comprendere e gestire meglio le nostre reazioni emotive. Ad esempio, quando siamo arrabbiat*, possiamo notare una sensazione di tensione muscolare o accelerazione del battito cardiaco. Essere consapevoli di queste sensazioni ci dà la possibilità di prendere una pausa, di respirare profondamente e di rispondere in modo più calmo e ponderato.

Infine, ascoltare il proprio corpo promuove un maggiore benessere fisico. Attraverso questa pratica, possiamo essere più attenti alle sue esigenze, come il riposo, l’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico adeguato. Ciò favorisce la sua salute generale e la sua vitalità.

 

Il corpo ti parla con i segnali

Spesso quando il corpo è fisicamente malato, tendiamo a non domandarci cosa ci stia comunicando. Quello che posso consigliarti, anche in base alla mia esperienza, è di provare anche ad ascoltare le tue emozioni e a vedere il tuo corpo nel suo insieme.

Il benessere totale è, in parte, il risultato di un flusso armonioso di energia tra il nostro sé fisico e quello mentale. Quando questo flusso viene sbilanciato per qualsiasi motivo, il corpo e la mente reagiscono l’uno con l’altro, piuttosto che agire in modo cooperativo.

Lo stress continuo, la tristezza, l’ansia, l’eccitazione e la paura possono sopraffare la nostra mente, provocando l’incanalamento dell’energia traumatica nel corpo. Il corpo quindi risponde adottando misure per disperdere organicamente l’energia che lo ha appesantito ed esprimendolo per mezzo di sintomi fisici come dolori, affaticamento o malattia.

In alcuni casi, a questi sintomi può semplicemente essere permesso di seguire il loro corso naturale e il recupero avverrà naturalmente. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la salute e il benessere possono essere ripristinati solo con un duplice trattamento che riconosca sia le manifestazioni fisiche della purificazione energetica sia le cause emotive e subconsce sottostanti.

Molti dei disturbi che sperimentiamo nel corso della nostra vita possono essere indicativi dei tentativi del corpo di elaborare l’energia mentale ed emozionale. Le ghiandole gonfie, ad esempio, possono segnalare che stai attraversando un periodo di pulizia emotiva. Anche qualcosa di semplice come un brufolo può indicare che il tuo corpo si sta liberando dalle tossine e dalla vecchia energia.

La medicina cinese sostiene che le emozioni intense vengano trattenute negli organi:

  • il dolore si annida nei polmoni, la rabbia abita il fegato
  • l’agitazione indugia nel cuore
  • la preoccupazione è trattenuta nello stomaco
  • i reni nutrono la paura.

Malattie e sintomi particolari rappresentano i tentativi del corpo di eliminare l’energia emotiva. La tosse o la bronchite possono indicare che si sta eliminando il dolore, mentre una perdita di appetito può segnalare che la preoccupazione viene affrontata attivamente.

Quando ti senti male o squilibrat*, analizzare la situazione che stai vivendo può darti il ​​potere di determinare la causa principale della malattia. Poiché comprendi che i tuoi sintomi fisici possono essere un’espressione di disagio emotivo, puoi stabilire un regime di trattamento equilibrato per assicurarti di recuperare rapidamente la tua buona salute.

Se ti trovi in situazioni simili ti invito a chiedere al tuo corpo “cosa mi stai comunicando?”.

 

Come ascoltare il proprio corpo

 

Come ascoltare il proprio corpo: 5 metodi efficaci

Nella mia esperienza personale, ho avuto l’opportunità di esplorare e comprendere come stabilire una comunicazione profonda con il mio corpo. Questo viaggio di ascolto e connessione che continua tuttora, mi ha reso estremamente attenta e consapevole del linguaggio che il mio corpo utilizza per comunicare con me in diverse situazioni della mia vita quotidiana. Sia dal punto di vista emotivo che fisico, il mio corpo invia segnali che riflettono le sue esigenze e le sue reazioni uniche. Spesso mi fa capire quando qualcosa non fa per me e mi invita a lasciarla andare. Altre volte mi fa capire che sono sulla strada giusta.

Ci tengo a sottolineare che il nostro corpo è un mezzo prezioso che la nostra anima ha per parlarci e imparare ad ascoltarla è forse il regalo più grande che possiamo farci.

Io sono riuscita a capirlo anche grazie al periodo difficile che ho passato a lavoro e di cui ti parlo qui.

È anche importante tenere in considerazione che ognun* di noi è divers* e possiede un linguaggio corporeo unico. Pertanto, consiglio vivamente di dedicare tempo e pratica per comprendere appieno il linguaggio specifico del tuo corpo, sviluppando una consapevolezza sempre più profonda di te stess*.

 

1- Consapevolezza sensoriale

La consapevolezza sensoriale è la capacità di essere pienamente presenti e consapevoli delle sensazioni che proviamo attraverso i nostri sensi. Coinvolge l’attenzione intenzionale e il riconoscimento delle esperienze sensoriali nel momento presente. Attraverso la consapevolezza sensoriale, siamo in grado di connetterci più profondamente con il nostro corpo e con l’ambiente circostante.

I nostri sensi – la vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto – ci permettono di percepire e interagire con il mondo. La consapevolezza sensoriale si basa sull’aprire la nostra attenzione a queste sensazioni e di notarle in modo deliberato, senza giudizio o interpretazione. In altre parole, ci concentriamo sul “qui e ora” senza lasciarci trascinare dal passato o dal futuro.

Quando sviluppiamo la consapevolezza sensoriale, diventiamo più attenti alle sensazioni fisiche del nostro corpo. Possiamo notare le variazioni di temperatura, il contatto della nostra pelle con gli oggetti o le sensazioni interne come la tensione muscolare o la respirazione. Questa consapevolezza ci permette di riconoscere i segnali del nostro corpo, inclusi quelli legati alle emozioni.

La pratica della consapevolezza sensoriale può avvenire in diversi modi. Una tecnica comune consiste nell’esplorare le sensazioni del corpo attraverso la scansione corporea. Ciò implica portare la nostra attenzione ad ogni parte del corpo, dalla testa ai piedi, notando le sensazioni che emergono in ogni zona. Possiamo essere consapevoli del contatto dei nostri piedi con il pavimento, delle sensazioni tattili sulla pelle o delle tensioni muscolari presenti.

Un altro modo per sviluppare la consapevolezza sensoriale è attraverso la pratica della mindfulness. La mindfulness ci invita ad accogliere le esperienze sensoriali senza giudizio, semplicemente osservandole e accettandole. Possiamo ad esempio essere consapevoli del sapore e della consistenza del cibo durante un pasto, o ascoltare attentamente i suoni ambientali senza lasciarci distrarre da pensieri o preoccupazioni.

Inoltre, un ottimo modo per ascoltare il proprio corpo e connettersi ad esso è il respiro. Il respiro è un’esperienza sensoriale fondamentale che possiamo utilizzare come punto di ancoraggio per coltivare la consapevolezza. Pensaci, a volte ti dimentichi di respirare, vero? Eppure è un atto così semplice ma fondamentale che ti dà la vita.

La consapevolezza del respiro può essere utilizzata come un ancoraggio per mantenere la mente nel momento presente. Quando la mente divaga, come spesso accade, puoi gentilmente riportare l’attenzione al respiro, tornando a notare le sensazioni che si manifestano mentre inspiri ed espiri.

 

Ti va di provarlo ora?

Per iniziare, puoi dedicare un momento a concentrarti sul tuo respiro.

Trova una posizione comoda, sedut* o sdraiat*, e porta la tua attenzione al respiro senza cercare di cambiarlo in alcun modo. Se desideri puoi portare una mano sul cuore e una sull’addome.

Nota l’entrata e l’uscita dell’aria dalle narici, è calda o fredda? Accorgiti di quando, nell’espirazione, l’aria tocca la pelle. Concentrati sul movimento del torace e dell’addome. Quando inspiri gonfia prima la pancia e successivamente e gradualmente il petto. Quando espiri sgonfia prima il petto e successivamente l’addome.

Come ti senti?

 

2- Pratica della meditazione

Man mano che ci addentriamo nella meditazione, lo stato della nostra mente si espande, permettendoci di creare più spazio all’interno del nostro corpo.

Le nostre menti e i nostri corpi sono interconnessi e la condizione dell’uno influisce sulla condizione dell’altro. Questo è il motivo per cui la meditazione è uno strumento così potente per ascoltare il proprio corpo e addirittura curarlo.

Quando le nostre menti sono affollate di pensieri, informazioni e progetti, i nostri corpi rispondono cercando di agire. Quando il corpo ha una chiara direttiva dalla mente, sa cosa fare, ma una mente disordinata e sconnessa crea un corpo confuso e teso. I nostri muscoli si irrigidiscono, il nostro respiro si accorcia e ci ritroviamo a sentirci costrett* senza necessariamente sapere perché.

Quando ci sediamo per meditare, facciamo sapere al nostro corpo che va bene stare ferm* e riposare. Questa è una chiara direttiva della mente e il corpo sa esattamente come rispondere. Così, proprio all’inizio, abbiamo creato un senso di chiarezza sia per il corpo che per la mente. Man mano che ci addentriamo nella meditazione, lo stato della nostra mente si rivela e abbiamo l’opportunità di decidere consapevolmente di risolverlo.

Un insegnante di meditazione una volta ha sottolineato che se metti una mucca in un piccolo recinto, lei reagisce e si spinge contro i confini, mentre se le fornisci uno spazio ampio e aperto, pascolerà pacificamente in un punto. Allo stesso modo, i nostri pensieri si stabilizzano pacificamente se forniamo loro spazio sufficiente e il nostro corpo segue l’esempio.

Quando ci sistemiamo per esaminare e sperimentare la nostra coscienza, scopriamo che non ci sono bordi netti e definibili. È un vasto spazio aperto in cui i nostri pensieri possono andare e venire senza creare scompiglio, purché glielo permettiamo senza attaccarci né reprimendoli.

Quando vediamo i nostri pensieri andare e venire, iniziamo a respirare più profondamente e più facilmente, scoprendo che il nostro corpo è più aperto al respiro mentre si rilassa insieme alla mente. In questo modo, lo spazio che riconosciamo attraverso la meditazione crea altrettanto spazio nel nostro corpo, consentendo una sensazione di leggerezza e pace con il mondo.

 

3- Il movimento consapevole

Il movimento consapevole è una pratica che ci invita a connetterci con il nostro corpo attraverso il movimento intenzionale nello spazio. Si tratta di più che semplicemente eseguire esercizi fisici, ma piuttosto di essere presenti nel “qui e ora”, ascoltando attentamente le sensazioni che emergono durante il movimento.

L’importanza del movimento consapevole nell’ascolto del corpo è evidente: ci permette di sviluppare una relazione più profonda per ascoltare il nostro corpo, di notare eventuali tensioni o disagi fisici e di rispondere adeguatamente alle sue esigenze. Attraverso il movimento consapevole, possiamo scoprire come il nostro corpo si muove e si esprime, imparando a rispettare i suoi limiti e ad apprezzare le sue capacità uniche.

Per incorporare il movimento consapevole nella routine quotidiana, è possibile iniziare con piccoli gesti come fare una passeggiata in natura o praticare lo stretching mattutino. L’obiettivo è di essere presenti durante il movimento, ascoltando e rispondendo alle sensazioni che emergono nel corpo.

Sperimentare con diversi tipi di movimento consapevole e trovare ciò che si adatta meglio alle proprie esigenze e preferenze può rendere questa pratica ancora più gratificante.

Il mio metodo per esempio, è praticare lo yoga giornalmente.

 

4- Alimentazione intuitiva

L’alimentazione intuitiva è un potente strumento per ascoltare il proprio corpo e sviluppare una relazione sana con il cibo. Questo approccio si basa sull’idea di prestare attenzione alle sensazioni di fame e sazietà, fidandosi dei segnali interni del proprio corpo per guidare le scelte alimentari.

Spesso siamo influenzat* da diete rigide o restrittive, che ci allontanano dalla capacità innata di ascoltare ciò di cui il nostro corpo ha bisogno.

L’alimentazione intuitiva ci invita a recuperare questa connessione, permettendo al nostro corpo di guidare le scelte alimentari in base alle sue effettive necessità.

Per sviluppare una relazione sana con il cibo, è importante smettere di etichettare i cibi come “buoni” o “cattivi” e abbracciare l’idea di nutrire il corpo con amore e rispetto. Ascoltare il proprio corpo durante i pasti, gustando consapevolmente i cibi e riconoscendo i segnali di soddisfazione possono essere dei preziosi suggerimenti per coltivare una relazione sana sia col cibo che col corpo stesso.

Masticare piano e consapevolmente ogni boccone permette al cibo di essere digerito più facilmente e più velocemente, ma soprattutto ti tiene ancorat* al presente, facendoti capire a che livello di fame, e di conseguenza sazietà, ti trovi.

 

5- Cura di noi stess*

L’auto-cura e l’auto-compassione aiutano ad ascoltare il proprio corpo.

La saggezza del nostro corpo emerge quando ci prendiamo cura di noi stess* in modo amorevole e compassionevole. Dedica del tempo ogni giorno per prenderti cura del tuo corpo attraverso attività che promuovono il benessere fisico, come l’esercizio, mangiare cibo sano, il riposo e il sonno adeguati.

Periodi di sonno regolari sono fondamentali per un corpo sano e una mente chiara, poiché è durante il sonno che il corpo si rinnova.

Coltiva anche la compassione verso te stess*, accogliendo le tue emozioni e i tuoi sentimenti senza giudizio. Ricorda che sei un essere umano e che è normale avere momenti di difficoltà.

Essere attent* ai nostri bisogni vuol dire anche mettere dei sani confini nelle relazioni e prenderci il tempo per dedicarci esclusivamente a noi.

 

Come ascoltare il proprio corpo

 

Conclusione

Ascoltare il proprio corpo è una pratica che richiede tempo ma come vedi, i 5 metodi che ti ho consigliato puoi iniziare a sperimentarli subito inserendoli nella tua routine quotidiana. All’inizio potrebbe sembrarti difficile ma non ti preoccupare, è sempre più facile di quello che sembra!

A volte alla nostra mente piace giocarci brutti scherzi facendoci credere che non possiamo attuare un cambiamento positivo nella nostra vita, ma con la perseveranza ce la possiamo fare tutt*.

Per me, ascoltare il proprio corpo è il segreto per vivere una vita consapevole e farla diventare sempre più sana e in linea con i propri valori e desideri.

Ricordati che siamo noi stess* i/le responsabili della nostra vita e il cambiamento parte da noi.

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Claudia
Ho sempre pensato che per me fosse impossibile identificarmi con un ruolo ben preciso per tutta la mia vita. Col tempo, infatti, ho capito che la creatività è insita in ognun* di noi e ci permette di creare la vita che desideriamo, perché tutti meritiamo di essere felici e realizzat*.
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